Endometriosi: la dieta che aiuta a stare meglio e i cibi da evitare

«L’endometriosi è una sorta d’infiammazione cronica benigna che deriva dalla migrazione delle cellule endometriali , al di fuori della loro sede naturale .Le cellule endometriali che si spostano dalla cavità uterina (loro sede naturale), di solito migrano verso le ovaie o il peritoneo pelvico, producendo nuovo endometrio dove non dovrebbe esserci» spiega la dottoressa Elena Zannoni, ginecologa all’Irccs Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Mi).

Può dare anche problemi all’intestino

Gonfiore addominale, colon irritabile, stitichezza sono i principali problemi che l’endometriosi può creare all’intestino, che hanno un effetto negativo anche sull’apparato digerente. «È ormai noto il ruolo dell’alimentazione per il contenimento di questi sintomi dovuti all’infiammazione che scatena l’endometriosi» illustra la ginecologa. Seguire una dieta adeguata, dunque, è molto importante sia per ridurre l’infiammazione sia per limitare i sintomi che essa provoca. Per questo il giusto menù può regalare una migliora qualità della vita a chi da anni combatte contro l’endometriosi.

La dieta per l’endometriosi deve essere antinfiammatoria

«In linea generale, sono da preferire alimenti ad alto contenuto di fibre, che favoriscono la digestione e la funzione intestinale e abbassano il livello degli estrogeni nel sangue, in modo tale che i tessuti estrogeno-dipendenti, come l’endometrio, si mantengano a riposo» chiarisce la dottoressa Zannoni.

Le donne che soffrono di endometriosi  dovrebbero aumentare del 20-30% il consumo di alimenti ricchi di fibre.

«Per loro è molto utile anche l’assunzione di acidi grassi Omega 3, che favoriscono la produzione di una molecola (la prostaglandina PGE1) che agisce contro i processi infiammatori, che sono alla base dell’endometriosi» conclude la dottoressa.

Perfetti poi sono i legumi, in particolare ceci, piselli o lenticchie. E poi tanta verdura fresca o cotta. E la frutta? Meglio preferire soprattutto prugne, pere e mele, Gli Omega 3, invece, si trovano soprattutto in salmone, pesce azzurro, tonno fresco, orata, branzino. Ma anche nella frutta secca (mandorle, noci e anacardi) e nei i semi (zucca, lino, girasole, chia e sesamo). Altro cibo consigliato sono le uova intere, per l’alto contenuto di folati.

Ciao ciao zucchero

Se c’è un alimento che va proprio bandito dalla tavola di chi soffre di endometriosi quello è lo zucchero. Sia bianco sia di canna, perché entrambi favoriscono l’infiammazione in modo pesante. Stessa cosa vale per gli alcolici e per le bevande gasate e dolci o addolcite con dolcificanti. Se proprio non si riesce a bere qualcosa che non sia acqua conviene puntare su un frullato o su un centrifugato di frutta. Stessa cosa per la voglia di dolce. Poiché pasticcini, caramelle e cioccolato sono banditi si può provare a soddisfare la voglia di qualcosa di buono, con yogurt naturale arricchito con fragole, mirtilli o altra frutta fresca. Ma anche in questo caso non tutti i giorni.

Può servire qualche integratore?

Vitamina D, Omega 6, Nicotinamide, Curcuma, Metilfolato di calcio, Quercetina, Partenio sono alcune delle sostanze che il medico può prescrivere per favorire l’equilibrio di alcuni componenti fondamentali per il benessere della donna che soffre di endometriosi. E dare così una mano in più a non avere più qui dolori.

Most Common Comorbities

The term comorbidity refers to the presence of one or more health conditions in addition to a main disease. In the case of myasthenia gravis, comorbidities are other medical conditions that a person may have along with myasthenia gravis. This helps us understand that each person has their own unique story, made up of personal experiences that need to be listened to and understood.
The relationship between myasthenia and other diseases can go in both directions. Some diseases may develop because of myasthenia, while others may already be present and affect how myasthenia gravis develops or progresses.
The connection between myasthenia gravis and other diseases is complicated and depends on various factors, such as genetics, environment, lifestyle, and medical treatments. Here are the most commonly reported comorbidities by the patient community:

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